mercoledì 18 febbraio 2015

LA REALIZZAZIONE DEL PAVIMENTO GALLEGGIANTE

L'unico elemento su cui il progettista può realmente avere voce in capitolo operando in discreta libertà, per dare un decisivo contributo nel raggiungimento del requisito acustico passivo previsto dalla legge, è il deltaLw.
Con tale indice si descrive il contributo all'abbattimento acustico al calpestio dato non già dal solaio ma da quello specifico sistema tecnologico che si va a porre in opera sopra il solaio grezzo e che viene chiamato comunemente "Pavimento Galleggiante".
Si tratta di prevedere l'inserimento di uno strato elastico che funzioni da "molla" in grado di smorzare la vibrazione generata da un impatto rigido (rumore da calpestio) sviluppato sul pavimento, attenuando così la componente che si propaga nella struttura e che si diffonderà poi nel locale disturbato.

STRATIGRAFIA:
  1. solaio
  2. strato di livellamento
  3. materassino acustico
  4. pannello isolante
  5. serpentina
  6. massetto di finitura
  7. pavimento           

Ora passiamo alla stesura dello strato elastico. E' sempre preferibile posare il materassino anticalpestio al di sopra del massetto alleggerito che ricopre le tubazioni impiantistiche, per il semplice motivo che il contatto diretto del materassino con il solaio grezzo rischierebbe di lacerarlo.
Il materiale elastico una volta steso in opera dovrà costituire uno strato continuo ed integro che possa realizzare una perfetta vasca "a tenuta" in cui il massetto possa galleggiare senza essere vincolato rigidamente alle strutture. Il materassino dunque non deve presentare al momento del getto né discontinuità, né lacerazioni. Tutti i teli dovranno essere sormontati e nastrati tra loro in modo da evitare che durante il getto del massetto eventuali infiltrazioni di calcestruzzo entrino in contatto con lo strato di livellamento o il solaio sottostante.
I teli di materiale isolante non vanno posati solo sul solaio ma anche risvoltati a parete per uno spessore pari ad almeno quello del massetto più quello della pavimentazione finale. Così facendo si evita che le facce verticali del massetto possano toccare le pareti costituendo da un lato un pericoloso ponte acustico e dall'altro un "freno" statico al galleggiamento del sistema.

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